BUONA PASQUA light

Gianfranco Mattarelli

Viviamo un tempo pesante. Da più di un anno la nostra vita ha perso il fluire solito e si è caricata di timori, ansie, restrizioni, isolamenti, perdite… E il cuore è diventato pesante, gonfio di fatiche, delusioni e tristezze..


 Abbiamo bisogno di cose leggere, che sollevino, che rendano soffice questo pane quotidiano che si è indurito…


 Abbiamo bisogno di parole leggere: parole semplici, trasparenti, parole che dicano senza contraddire, parole buone che costruiscano, parole nuove che raccontino l’oggi, parole dolci che consolino, parole piume…


 Abbiamo bisogno di sguardi leggeri: sguardi limpidi e diretti, sguardi teneri e sorridenti, sguardi che si posino senza pesare, sguardi delicati che sappiano lenire, sguardi di seta…


 Abbiamo bisogno di mani leggere: mani che operino con premura e attenzione, mani che si tendano senza pretendere, mani che sfiorino e accarezzino, mani che sappiano fermarsi e ripartire, mani delicate e sicure, mani di madre…


 Abbiamo bisogno di leggerezza, una “rinfrescante gentilezza” (come la chiama Italo Calvino in Lezioni americane), perché siamo fragili, deteriorabili…
 “Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?” dicevano fra loro le donne che andavano alla tomba di Gesù; “alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande (Marco 16,3-4). 
 Chi toglierà la pesantezza di questi giorni? Se, come le donne, abbiamo con noi oli aromatici per andare ad ungere il corpo martoriato della nostra umanità, forse la pietra la troveremo già rotolata… e ci apparirà una umanità risorta, leggera.


 Nella lingua inglese la parola light significa sia “luce” che “leggerezza”: che sia una Pasqua light, luminosa perchè leggera, leggera perchè luminosa!

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